Le persone con cui ho deciso di condividere La panchina dei ricordi si contano, come si dice, sulle dita di una mano. È più personale, capite, di ogni altra storia condivisa con voi finora; un racconto che a volte ho quasi paura a rileggere, come quando si tiene una fotografia particolarmente preziosa con la punta delle dita, per paura di sgualcirla o lasciarci sopra una macchia di unto. Poi però ho provato a immaginare la storia raccontata in un contesto che il più fedele e assiduo lettore di questo blog troverà familiare... ma non dico altro, per non rovinare il piacere (spero!) della lettura al restante novanta percento dei frequentatori del mio personalissimo e delirante spazio.
Sappiate, però, che il "racconto nel racconto" che troverete tra queste pagine è vero, mi è stato raccontato da uno dei protagonisti e ne ho tenuto in mano le prove. Leggendo, capirete di che si tratta.
Con questo post si conclude, almeno per qualche tempo, la pubblicazione di racconti nel blog.
Sto lavorando a qualcosa di più grande, come accennavo qualche post fa, e non ho tempo da dedicare ad altre creature su carta perché già è complicato riuscire a trovarne per portare avanti la mia passione. Darei un braccio per poterne vivere al cento per cento, ma per ora rimane la passione con la P maiuscola da portare avanti ad ogni costo, e nient'altro. Magari la storia che sto scrivendo, e che conto di ultimare per l'estate, mi aiuterà a farmi conoscere e a rinsaldare ancor di più le basi del mio sogno di scrivere per vivere, o forse succederà la volta dopo. Chi lo sa. Per adesso vado dritto per la mia strada perché è la sola cosa da fare.
Sto lavorando a qualcosa di più grande, come accennavo qualche post fa, e non ho tempo da dedicare ad altre creature su carta perché già è complicato riuscire a trovarne per portare avanti la mia passione. Darei un braccio per poterne vivere al cento per cento, ma per ora rimane la passione con la P maiuscola da portare avanti ad ogni costo, e nient'altro. Magari la storia che sto scrivendo, e che conto di ultimare per l'estate, mi aiuterà a farmi conoscere e a rinsaldare ancor di più le basi del mio sogno di scrivere per vivere, o forse succederà la volta dopo. Chi lo sa. Per adesso vado dritto per la mia strada perché è la sola cosa da fare.
Come sempre vi ringrazio e vi aspetto qui, sulla pagina Facebook del blog o sulla mia personale.
Oppure alla porta di casa, con birra ghiacciata e buoni propositi.
Alla prossima!